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Upselling alberghiero: psicologia e strategie

Upselling alberghiero: psicologia e strategie

L’ upselling in ambito alberghiero non è semplicemente una tecnica di vendita per aumentare i ricavi, ma, se eseguito correttamente diventa un’opportunità per migliorare l’esperienza dell’ospite e costruire fedeltà.

L’obiettivo primario non dovrebbe essere solo aumentare i profitti, ma impreziosire l’esperienza degli ospiti.

Quando gli ospiti percepiscono che le loro esigenze sono prioritarie, sono più propensi a tornare e a consigliare la struttura.

Questa strategia porta a un aumento organico delle recensioni positive, della soddisfazione e, in ultima analisi, della fedeltà.

Le tecniche psicologiche e le strategie di presentazione sono fondamentali per trasformare una potenziale transazione in un’ esperienza di valore. 

Comprendere l'ospite: la base psicologica

Alla radice di un upselling efficace c’è una profonda comprensione del cliente.

Ogni interazione è un’opportunità per ascoltare la voce del cliente e capire i suoi bisogni.

Più informazioni si hanno su un cliente, più si è preparati a trovare soluzioni che anticipino o soddisfino le sue future esigenze.

Spesso l’upselling avviene semplicemente ascoltando l’ospite, che potrebbe inconsapevolmente menzionare bisogni a cui l’hotel può rispondere.

La personalizzazione: non offrire lo stesso a tutti

I viaggiatori moderni, in particolare le nuove generazioni (Millennials e Gen Z), cercano esperienze personalizzate e apprezzano la personalizzazione.
Le offerte di upselling non dovrebbero essere “taglia unica”, ma adattate alle preferenze individuali.
La personalizzazione, infatti, rende gli ospiti più propensi ad accettare l’offerta e aumenta la loro percezione di valore aggiunto.
Secondo un sondaggio Skift, il 74% dei viaggiatori è più propenso a prenotare con un marchio che offre raccomandazioni personalizzate.
L’intelligenza artificiale sta trasformando l’upselling rendendo la personalizzazione scalabile e precisa.
Analizzando il comportamento e i dati in tempo reale, i sistemi AI possono suggerire offerte altamente pertinenti.
Il concetto di “upselling iper-contestuale” si basa sull’offrire ciò che gli ospiti realmente necessitano, a volte prima ancora che lo chiedano, utilizzando dati come l’orario di arrivo o il meteo.
Questo approccio fa sì che le offerte sembrino un servizio premuroso e non una mera vendita.

Le strategie di presentazione efficaci

 
  • Evidenziare i benefici, non le funzionalità: una tecnica chiave è concentrarsi sui benefici per l’ospite piuttosto che elencare semplicemente le funzionalità del prodotto o servizi.

Invece di dire “Upgrade a una cabana a bordo piscina”, enfatizza “Goditi il tuo spazio privato con servizio dedicato, ombra e bevande fresche”.

Descrivi l’esperienza a cui gli ospiti possono aspirare, come il comfort della biancheria o la tranquillità di un balcone privato.

 

  • Comunicare il prezzo incrementale: quando si presenta un upgrade di camera, è più efficace menzionare il costo aggiuntivo per notte piuttosto che il prezzo totale della camera superiore.

Questo approccio sfrutta l’ “ancoraggio“: se un cliente ha prenotato una camera a 140€, un upgrade a 20€ in più non sembrerà una spesa importante rispetto al prezzo base già stabilito.

Dire “per soli 20 euro in più al giorno, può soggiornare in una camera più spaziosa con balcone e vista mare” sposta l’attenzione sui benefici.

 

  • Offrire extra gratuiti: Un piccolo incentivo gratuito allegato all’offerta di upselling può rendere la proposta più allettante. Esempi includono un drink di benvenuto gratuito, accesso al minibar, o condizioni di cancellazione più flessibili. Questi piccoli “regali” aumentano il valore percepito e possono influenzare positivamente la decisione.

 

  • Timing strategico: Il momento in cui si presenta un’offerta è cruciale. Le opportunità esistono lungo tutto il percorso dell’ospite:
 
1. Prima del soggiorno: tramite email o comunicazione pre-arrivo. Gli ospiti in questa fase sono spesso pronti a “aprire il portafoglio” per esperienze extra. La tempistica ottimale varia per tipo di struttura: 20 giorni prima per i resort (CTR 57%), 7 giorni per city hotel (CTR 34%), 21 giorni per airport hotel (CTR 39%) e 21 giorni per non-city hotel (CTR 47%).
 
2. Al check-in: È un momento d’oro per l’interazione diretta.
Gli ospiti sono spesso rilassati e pronti a iniziare il soggiorno.
Tuttavia, non è sempre il momento migliore se l’ospite è stanco; l’invio di offerte prima dell’arrivo può essere più efficace.
Se fatto al desk, il personale deve essere formato per valutare l’umore dell’ospite e usare domande aperte.
L’upselling al front desk può generare 5-9 volte più ricavi rispetto al pre-arrivo, ma la combinazione di entrambi gli approcci è la più redditizia.
 
3. Durante il soggiorno: anche dopo il check-in, si possono offrire upgrade su servizi (colazione in camera, spa, vini pregiati). La chiave è offrire qualcosa che migliori l’esperienza nel momento giusto.
 

 

  • Utilizzare immagini accattivanti: l’uso di immagini di alta qualità è fondamentale per mostrare camere, servizi e aree comuni. Descrivere il lusso e il comfort attraverso le immagini rende gli ospiti più propensi a spendere di più.

Per gli upgrade di camera, è consigliabile includere almeno 3 immagini per tipo di camera, inclusa un’immagine del bagno, che aiuta a incrementare le conversioni.

È importante che le immagini siano realistiche per non creare false aspettative.

 

  • Evitare pressioni: le tecniche aggressive o insistenti possono infastidire i clienti.

L’upselling dovrebbe essere presentato come un’ opzione e una soluzione.

Se un cliente rifiuta, non bisogna insistere.

Il Ruolo cruciale del personale e della formazione

Il personale del front desk e gli addetti alle vendite sono i protagonisti dell’upselling.
Il più grande ostacolo all’upselling si verifica quando il personale dimentica di chiedere l’interesse degli ospiti per upgrade o altre offerte.
La formazione è essenziale per aiutarli a comprendere il valore di ciò che offrono, a riconoscere le opportunità, a gestire le obiezioni e a sentirsi responsabilizzati.
Si possono anche insegnare a riconoscere indizi (es. carte di credito “elite”) che indicano potenziali candidati per l’upselling.
L’upselling dovrebbe essere integrato nelle procedure operative standard (SOP) e nei briefing giornalieri per renderlo una routine consolidata.
Incentivare il personale con bonus o una piccola percentuale sulle vendite aggiuntive è una tecnica efficace per motivarli e aumentare le vendite.
 Anche la “gamification” (ludicizzazione) e le competizioni tra membri del team possono incentivare gli sforzi e rendere l’upselling più coinvolgente.
Avere un “upselling champion” nel team può fungere da modello e ispirazione.

Il supporto della tecnologia

Il software di upselling automatizza la selezione, la tariffazione e la presentazione delle offerte. L’integrazione con il Property Management System (PMS) e il Customer Relationship Management (CRM) è fondamentale per un processo fluido.

 

Questi sistemi consentono di:

 

  • Utilizzare i dati degli ospiti per personalizzare le offerte.
 
  • Gestire la disponibilità di camere e servizi in tempo reale.
 
  • Tracciare le performance delle offerte e delle campagne.
 
  • Automatizzare l’invio di offerte personalizzate (es. email pre-arrivo).
 
  • Abilitare il dynamic pricing per gli upsell.
 
  • Supportare l’upselling su molteplici canali (email, app, web, front desk).

 

Per un upselling di successo non basta offrire di più; è necessario creare esperienze significative e personalizzate.

 Questo si realizza combinando una profonda comprensione psicologica dell’ospite con strategie di presentazione mirate, una formazione adeguata del personale e l’integrazione di tecnologie che automatizzino e ottimizzino il processo.

In questo modo, l’upselling non solo aumenta i ricavi, ma eleva significativamente la soddisfazione e la fedeltà degli ospiti.